Carissimi giovani,
vi raggiungo anche quest’anno per cominciare a preparare in voi l’appuntamento di novembre che ci vede riuniti per gli esercizi spirituali dell’anno che si terranno alla Casa Alpina di Cimolais nei giorni 21–22–23 novembre 2014.

Abbiamo sempre condiviso e tenuto presente quanto sia grande questo momento per la vita di ciascuno. Un’ esperienza nella quale Dio, nel silenzio, è capace di lasciare a ciascuno una Parola personale di vita eterna. Il Signore mi chiama perché desidera parlare a me. Il Signore non lascia senza parole un cuore che lo cerca con desiderio, amore e verità.

Un appuntamento, quello di Cimolais, che mi emoziona e mi carica di importanti attese per il cammino della mia vita.

Quest’anno desideriamo concentrarci sul tema che il Vescovo ha proposto per tutta la diocesi: “Chiesa che annuncia e testimonia”. Potremmo ritradurre per noi lo stesso tema con queste parole: “giovani che annunciano e testimoniano”, che si fanno sentire, che al di la delle parole, rendono presente con la loro vita il vero volto di Cristo. Giovani contenti anche se consapevoli che tutto questo richiede il doversi confrontare anche con la croce quotidiana dell’indifferenza e del rifiuto.

Il Vescovo, nell’introdurre il piano pastorale ci ricorda che siamo chiamati a porre l’attenzione sulla trasmissione della fede perché non possiamo lasciarla muta, ma dobbiamo rendere ragione della fede che è dentro di noi. Siamo tutti chiamati ad accogliere e donare l’incontro vivo con Dio in Gesù Cristo, che parla nelle scritture, ed è realmente presente nell’Eucaristia e opera, attraverso lo Spirito, nella storia dell’umanità. Come ci ricordava papa Benedetto in Porta Fidei, dobbiamo metterci in cammino per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso i luoghi della vita, verso l’amicizia con Gesù che ci dona la vita. La fede infatti è memoria viva di un incontro, che sempre dobbiamo alimentare al fuoco della Parola e della preghiera.

Scrive papa Francesco: “Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita”.

Voi giovani intendete dare un messaggio diverso dove la tristezza e il risentimento non hanno spazio.

A tutti di cuore un saluto sincero accompagnato come sempre dalla mia benedizione e dal saluto di tutta l’equipe diocesana.

Alcune info tecniche:
termine iscrizioni 15 novembre 2014
quota di partecipazione 50 euro, da consegnare all'arrivo il casa Alpina
portate con voi, Bibbia, carta e penna, tutto l'occorrente (sacco a pelo, lenzuola, asciugamani, ecc.)

Per info ed iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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