Questo tempo speciale, dettato dalle limitazioni della pandemia, offre spunti e opportunità di formazione continua, anche se con forme differenti rispetto al passato.
Sabato 13 marzo si è riunito il consiglio diocesano aperto ai consigli parrocchiali per un momento di crescita comunitaria assieme a Pierpaolo Triani, con un incontro sul “Global Compact on Education”, fortemente voluto da Papa Francesco.
Il Global Compact on Education è “un patto per generare un cambiamento su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fraternità, pace e giustizia. Un’esigenza ancora più urgente in questo tempo segnato dalla pandemia” (dal sito https://www.educationglobalcompact.org/it/).
L' incontro si è aperto con un intenso momento di preghiera sulla figura di Giuseppe e la sua importanza nella vita di Gesù nell’anno a lui dedicato.
Gli spunti offerti da Pierpaolo Triani sono stati numerosi e tutti importanti per coloro che hanno scelto di servire la Chiesa nell'ambito dell’educazione dei piccoli e dei grandi.
Educare infatti è una forma di cura che va oltre l'individualismo personale, è un atto di speranza e partendo da questa consapevolezza Papa Francesco ha proposto il Patto Educativo Globale, nel quale tutte le istituzioni sono chiamate a lasciarsi interpellare sulle finalità e i metodi con cui svolgono la propria missione formativa.
In un contesto in continuo cambiamento è importante individuare dei principi comuni quali la centralità della persona, l'apertura verso l'altro e la fratellanza originaria che ci accomuna. Molti aspetti sono stati sottolineati all’interno della relazione di Pierpaolo, tra cui l’importanza della vicinanza, l’ascolto e il dialogo con gli altri, la centralità della propria formazione (personale, associativa e spirituale) e il valore di costruire e coltivare alleanze con le altre agenzie educative presenti nel territorio per aprire nuovi orizzonti e attivare nuovi processi. Il percorso è appena all’inizio ma proprio per questo è ricco di aspettative e possibilità.
Un proverbio africano recita che “per educare un bambino serve un intero villaggio”. Ma dobbiamo costruirlo questo villaggio come condizione per educare. Il terreno deve essere bonificato dalle discriminazioni con l’immissione di fraternità. (Papa Francesco)