Dal 6 al 12 agosto 2017, 35 ragazzi e i loro 7 educatori, provenienti dalle parrocchie di Barco, Arzene/San Martino, Cordenons, Fiume Veneto e Chions, si sono trovati nella bellissima frazione di Forgaria “Monte Prat” per vivere un’esperienza indimenticabile.
“Radio dj Francesco. Non perdere la Sua frequenza!” era lo slogan di questo campo scuola di Azione Cattolica 12/14, che ha accompagnato i ragazzi a riscoprire la bellezza della natura e delle relazioni fra loro e con Dio, con l’aiuto di una guida d’eccezione: san Francesco d’Assisi.
Assieme all’insuperabile Don Massimo (però lui si gira se lo chiamate Maxidon) e ai loro fantastici (e umili) educatori, i ragazzi hanno provato la bellezza dello stare assieme senza pregiudizi, hanno giocato e discusso su temi importanti (disabilità, cyberbullismo, razzismo, l’acqua e il suo utilizzo consapevole), hanno pregato e riflettuto, hanno costruito dando sfogo alla loro fantasia e si sono cimentati in scenette e rappresentazioni. Non per ultimo, si sono messi in gioco fino in fondo con una bellissima camminata, che li ha portati quasi sulla cima del monte Cuar, dalla quale hanno potuto ammirare tutto il nostro Friuli fino al mare, in una bellissima giornata di sole.
Molti sono stati gli spunti di riflessione dati ogni giorno dalla vita di San Francesco, ma soprattutto dalla “Radio Dj Francesco”, che ogni mattina trasmetteva un messaggio importante accompagnato da una canzone in tema, nemmeno il temporale è riuscito a interrompere la trasmissione!
Questi bravi (davvero!) ragazzi, hanno vissuto una settimana stra-ordinaria nel vero senso della parola, che ha mosso loro dentro molte riflessioni, nuove consapevolezze, coraggio di nominare ed affrontare alcune loro paure anche grazie al sempre presente aiuto del gruppo ACR della loro parrocchia.
Gli educatori e don Massimo (ricordatevi di chiamarlo Maxidon!) sono stati felicissimi e molto soddisfatti della settimana trascorsa, hanno sentito una sola lamentela da parte dei ragazzi: “Ma perché è durato solo una settimana? Non possiamo farne due?”.
